Il mio pensiero sulla pratica dello Iaido, ovvero la Via dell’estrazione della spada, la cui traduzione letterale è “la Via dell’unione dell’Essere” (se non è poesia questa….).
Si dice che la spada dei Samurai fosse l’estensione dell’anima del guerriero.
Pur essendo un principiante, io credo che sia un perfetto strumento per migliorare noi stessi, per tagliare il nostro ego, riportandoci all’essenza delle cose. Un tempo si usava in battaglia per sconfiggere il nemico, oggi è utile per trovare quell’arte presente in ciascuno di noi, espressione della nostra unicità come individui. Chi pratica un’arte marziale ricerca la pace attraverso un costante allenamento di corpo e mente, consapevole che può esistere sempre una possibilità per evitare un confronto fisico, anche quando sembrerebbe inevitabile. La forza di un vero Bushi (guerriero) risiede proprio nel vincere senza dover combattere. Il Bushido (la via del guerriero) per quanto mi riguarda, è una via di pace che nasce dal rispetto verso noi stessi e verso ogni Essere vivente. Controllare un oggetto come una spada, richiede quella presenza di noi che dovrebbe esistere in ogni evento della vita. Essere qui ed ora, cogliendo l’attimo, provando emozione in ogni respiro, cercando il superamento dei nostri limiti fisici e mentali, non per essere migliori di altri, ma per essere migliori oggi rispetto a quanto lo eravamo ieri. Lo Iaido è una sfida, ma contro noi stessi. Siamo noi l’avversario da sconfiggere ogni giorno. Non posso che amare quest’arte, per l’emozione che provo ad ogni allenamento nel sentire il battito del mio cuore, un cuore che si unisce a quello dei compagni di pratica, quasi fosse un’orchestra che suona il bello della vita….quella condivisione che diviene crescita. Sono grato a tutti i miei compagni di pratica, a tutti questi “amici” che ogni volta mi sussurrano qualcosa di nuovo anche quando è solo il dolce suono delle nostre spade a riecheggiare nel Dojo.
Marco